Costa d’avorio – Il colonialismo riapre i battenti

I giornali italiani e europei stanno da qualche mese costruendo un muro di mezze verità e menzogne sulla realtà Ivoriana Pochi giornali – un po’ il manifesto tanto Rinascita in Italia - hanno avuto qualche dubbio. In generale dicono che è in atto una guerra di liberazione guidata da un presidente eletto – Ouattara contro un terribile tiranno che ostinatamente resiste al potere dal 2002 Gbagbo.

Nella realta’ la costa d’avorio era indicata fino a agosto dall’ Ice come un paese in cui compiere investimenti tecnologici, il reddito pro-capite era dieci volte piu’ alto degli altri paesi della regione. Unico problema un nord etnicamente e religiosamente diverso dalla maggioranza del paese in mano alla ribellione.

Le elezioni presidenziali di novembre si sono tenute con grossi brogli e intimidazioni – cioè  anche sgozzamenti - rilevate dagli osservatori internazionali nelle regioni a nord del paese.

Fin qui la realta’ condivisa. Poi di fronte ai risultati la visione cambia il 1 dicembre il pres, della comm elettorale provvisoria Bakayoko ha passato gli atti alla corte costituzionale senza annunciare i risultati provvisori poi il giorno successivo lui da solo nella sede dell’opposizione presente la TV francese Ouattara e il capo dei ribelli del Nord ha proclamato vincitore Ouattara. La corte costituzionale Ivoriana che legittimamente proclama i risultati  ha invece annullato i voti dei distretti in cui si erano dimostrati brogli proclamando vincitore il presidente uscente Gbabo.

La comunità internazionale ha riconosciuto lo strano annuncio come legittimo. Gli Ivoriani NO  e lo hanno dimostrato non partecipando agli scioperi proclamati da ouattara e stringendosi al presidente.

La spiegazione di questo è semplice Ouattara è un uomo del Fondo Monetario che ha sempre operato in africa come Funzionario del Fondo Monetario.

Gbabo ha costruito il relativo benessere del suo paese tagliando pesantemente gli interessi francesi.

Da allora la situazione in  Costa è diventata drammatica prima sono arrivati soldati dai paesi confinanti con la copertura di una missione di pace, poi i francesi hanno chiuso tutte le banche e infine è scattata una vera e propria guerra coloniale con tanto di mando in prima linea gli africani – contro gli altri africani e poi mi presento io con missili e aerei e presento il conto.

Il tutto coperto con un muro di menzogne e l’incapacità dei mezzi di comunicazione a farsi e trasmettere una opinione critica.

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